
Il trimarano SP80, un’imbarcazione rivoluzionaria con tecnologia foiler, ha recentemente raggiunto l’impressionante velocità di 51 nodi (94,5 km/h) e ora si prepara a superare la barriera dei 54 nodi (100 km/h), considerata l’equivalente della barriera del suono nel mondo nautico.
L’obiettivo finale dello SP80 è superare l’attuale record di 65,45 nodi (121 km/h), stabilito da Paul Larsen nel 2012 con il Vestas Sailrocket II.
Superare i limiti della navigazione
Raggiungere velocità così elevate senza motore è una sfida estrema. Questo perché, superati i 54 nodi, la cavitazione (la formazione di bolle di vapore sott’acqua) può ridurre drasticamente l’efficienza dello scafo. Il design dello SP80 è stato creato per superare questo ostacolo e raggiungere velocità mai viste prima.
“La nostra ultima corsa sopra i 50 nodi ci ha permesso di osservare il comportamento del foil in un intervallo di velocità poco esplorato nel mondo della vela”, ha dichiarato Benoît Gaudiot, pilota dell’aquilone dello SP80. “Abbiamo scelto di rallentare prima di raggiungere i 52 nodi come misura precauzionale, ma i dati indicano che non abbiamo incontrato alcuna barriera significativa.”
Design innovativo e alte prestazioni
Lo SP80 è lungo 10 metri e presenta un design ultraleggero. Con uno scafo in fibra di carbonio che pesa solo 150 kg, l’imbarcazione funziona più come una tavola da kitesurf che come una tradizionale barca a vela. L’abitacolo compatto ospita solo il pilota e il copilota, garantendo la massima aerodinamica.
Il suo elemento distintivo è un enorme aquilone, che cattura il vento per generare potenza e velocità. Secondo il team, la barca ha una velocità massima teorica di 80 nodi (148 km/h), un vero e proprio “razzo” sull’acqua!
Nonostante la sponsorizzazione dell’orologiaio svizzero Richard Mille, lo SP80 è nato come una startup a basso costo, fondata da tre amici: Mayeul van den Broek, Xavier Lepercq e Benoît Gaudiot. Il progetto ha richiesto oltre due anni e 40.000 ore di sviluppo, con molteplici miglioramenti fino a raggiungere il suo stato attuale.
Sfide e corsa al record mondiale
Per garantire un record valido, lo SP80 non può utilizzare elettronica avanzata o batterie al litio per la regolazione automatica delle vele, come avviene nell’America’s Cup e nel SailGP. Deve fare affidamento esclusivamente sulla forza del vento.
Per questo motivo, il team ha scelto di testare la barca in uno dei tratti più ventosi del mondo, Leucate, in Francia. “L’imbarcazione è molto vicina al suo massimo potenziale tecnico”, afferma Mayeul van den Broek. “La nostra sfida ora è padroneggiarne il controllo e raggiungere velocità superiori a 70 nodi (130 km/h) con una gestione totale.”
Tuttavia, la corsa al record è agguerrita. Un concorrente francese, il Syroco, utilizza anch’esso un aquilone per spingere la propria imbarcazione, ma con una differenza chiave: il mezzo è sospeso sopra l’acqua grazie a un innovativo sistema di sollevamento. Il suo obiettivo è raggiungere gli incredibili 80,99 nodi (150 km/h), superando lo SP80.
Il futuro della navigazione ad alta velocità
Con i test in corso e il monitoraggio delle condizioni meteorologiche, il team dello SP80 crede che il record possa essere battuto nelle prossime settimane. Se la barca raggiungerà il suo pieno potenziale, potrebbe inaugurare una nuova era della navigazione a vento.
La competizione tra SP80 e Syroco promette di portare la velocità sull’acqua a un livello mai visto prima. Chi sarà il primo a superare il muro degli 80 nodi?
Fonte: RobbReport. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.